È vero che le donne “durano” di più? Che gli uomini non fingono? Che il rapporto sessuale ideale è quello dai tempi lunghi? L’immaginario sessuale collettivo è pieno di false convinzioni che non trovano riscontro nella realtà. Ne abbiamo parlato con Roberta Rossi, psicosessuologa dell’Istituto di sessuologia clinica di Roma. Ecco dieci miti dell’eros che vale la pena smentire.
Non è sempre vero. Non è infatti necessario che ci siano i preliminari per arrivare ad avere un rapporto sessuale: le donne possono essere reattive anche senza», sottolinea la psicosessuologa Roberta Rossi. «In generale, a differenza degli uomini, le donne possono comunque avere tempi un po’ più lunghi per raggiungere una vasocongestione e una certa lubrificazione», chiarisce l’esperta. «I preliminari, in questo caso, servono per un “riscaldamento” fisiologico e anche per creare una maggiore vicinanza con il partner».
«Come per le donne, anche agli uomini capita di fare sesso senza provare piacere. Può succedere quando vogliono, comunque assecondare il desiderio della propria partner», spiega Roberta Rossi. Nella “finzione” il condom rende tutto più facile, ma gli uomini che simulano un orgasmo senza utilizzare il preservativo spesso dicono alle loro donne di avere scarsa eiaculazione
Basta guardare alcune puntate di Sex & the City per capire che anche le donne notano le dimensioni e ne parlano quanto gli uomini! Nonostante il gentil sesso si dichiari disinteressato ai centimetri, (a cui invece i partner danno molta importanza), le misure sono spesso argomento di discussione. «Dal punto di vista fisiologico, la vagina è uno spazio che si adatta benissimo alle dimensioni del partner. I centimetri, quindi, sono di fatto poco importanti», precisa Roberta Rossi. «Per le donne la penetrazione è all’ultimo posto rispetto ad altre modalità di comportamento. Conta di più la vicinanza, il contatto, l’intimità».
La maggior parte delle zone erogene si trova in prossimità degli organi sessuali. Ma ci sono anche altre parti del corpo maschile che, se stimolate adeguatamente, aumentano il piacere. «Sempre più uomini, oggi, confessano di apprezzare i preliminari su di loro», spiega la psicosessuologa. «Questo significa più attenzione per il loro corpo e per diverse parti particolarmente sensibili. Per arrivare al piacere, c’è quindi un gioco di avvicinamento». In realtà, non esiste una vera e propria lista delle zone erogene maschili, ma ogni donna potrà divertirsi a scoprire le parti sensibili del proprio partner
Le donne si stanno liberando dei tabù e vogliono provare quelle che sono le preferenze maschili, come gioco o novità», dice la Rossi. «Guardano i film a luci rosse per curiosità, per prendere spunto, per ravvivare un rapporto di coppia un po’ spento, per confrontarsi con altre donne, per guardare uomini prestanti, per condividere fantasie sessuali. La pornografia non è la situazione privilegiata dalle donne, però sempre più ammettono di voler condividere con il partner un film hot. Magari non il porno estremo, ma qualcosa che possa coinvolgere la coppia», precisa l’esperta.
C’è chi pensa che una volta provate le sensazioni regalate da un sex toys poi non se ne possa più fare a meno e che il sesso in carne e ossa diventi insoddisfacente. Non è così. «E’ lo spirito con cui li si utilizza che conta. Usare sex toys non vuol dire essere insoddisfatte del proprio uomo, ma possono essere una nuova modalità di gioco con il partner», spiega Roberta Rossi. «Il fatto di andarli a comprare insieme o di fare una sorpresa può contribuire ad allontanare la routine e a sperimentare un piacere inedito».